La psoriasi è una patologia infiammatoria e cronica della pelle che colpisce un ampio numero di persone nel mondo, con circa 125 milioni di casi globali e oltre due milioni e mezzo solo in Italia. Questa condizione potrebbe manifestarsi in qualsiasi fascia d’età, anche se solitamente compare prima dei 40 anni e può insorgere anche durante l’adolescenza o la preadolescenza.
Le lesioni cutanee caratteristiche della psoriasi si manifestano sotto forma di macchie rosse leggermente in rilievo sulla pelle, spesso coperte da squame bianco-argentee, principalmente localizzate in specifiche aree del corpo come ginocchia, gomiti e cuoio capelluto. Meno frequentemente, questa condizione può coinvolgere anche le unghie delle mani e dei piedi.
È importante notare che la psoriasi non è una patologia cutanea contagiosa e si manifesta in diverse forme.
• Psoriasi a placche: caratterizzata da macchie rosse e squame biancastre
• Psoriasi pustolosa: caratterizzata dalla presenza di vescicole piene di pus
• Psoriasi guttata: colpisce principalmente giovani e bambini, caratterizzata dalla presenza di macchie su una vasta area
• Psoriasi inversa: si sviluppa tra le pieghe della pelle e peggiora con la sudorazione
• Psoriasi eritrodermica: è la forma più rara e più grave della malattia, in cui le lesioni si estendono su tutto il corpo e si rischia una grave perdita di liquidi
Perché molti pazienti soffrono di psoriasi? Cause e fattori scatenanti
Essendo una malattia cronica, non può essere completamente curata, ma presenta un andamento “fluttuante”: i sintomi possono scomparire del tutto con le giuste terapie, ma riemergere se innescati da fattori scatenanti.
L’insorgenza della psoriasi è correlata alla presenza di geni difettosi, i quali scatenano una risposta immunitaria errata: l’organismo produce erroneamente anticorpi che attaccano la pelle e provocano l’infiammazione.
In particolare, si verifica un rilascio di linfociti T, che si infiltrano nell’epidermide, determinando la dilatazione dei vasi sanguigni nella zona interessata.
Ciò provoca rossore e prurito cutaneo e stimola la proliferazione eccessiva dei cheratociti, ovvero cellule della pelle, che si replicano rapidamente e si accumulano sulla superficie epidermica formando le placche squamose, tipiche della malattia.
Oltre ai geni difettosi che contribuiscono allo sviluppo della malattia, un altro fattore scatenante è trasmissione genetica, poiché circa un paziente su tre affetto da psoriasi ha un parente che soffre della stessa condizione. Altre cause possono essere attribuite a diversi fattori esterni:
• Assunzione di farmaci invasivi, come antimalarici, litio, beta-bloccanti
• Traumi fisici e lesioni cutanee, ad esempio interventi significativamente debilitanti, fratture ossee o scottature solari
• Agenti infettivi, ad esempio le infezioni da streptococco
• Abuso di alcool e tabagismo, che possono portare l’organismo ad avere una risposta infiammatoria e a presentare lesioni tipiche della psoriasi.
• Cause psicosomatiche, quali stress e ansia.
In particolare, lo stress è riconosciuto come un fattore pro-infiammatorio; uno stato di stress cronico prolungato può predisporre l’organismo a manifestare segnali sotto forma di malattie. Ad esempio, le patologie cutanee, tra cui la psoriasi, sono classificate come malattie stress-correlate (Consulta l’approfondimento scientifico Stress e Patologie Correlate di Bio -T Technologies for Life)
La psoriasi, soprattutto nelle sue forme più gravi, rappresenta una condizione debilitante che porta con sé conseguenze sia fisiche che psicologiche. Non va sottovalutato l’impatto dei problemi fisici associati, poiché oltre il 30% dei pazienti affetti sviluppa l’artrite psoriasica, un’infiammazione delle articolazioni di mani e piedi che causa gonfiore, dolore e rigidità nei movimenti. Il dolore e il prurito spesso interferiscono con le attività quotidiane, rendendo difficoltoso svolgere lavori manuali o trovare sollievo durante il sonno.
Le lesioni cutanee hanno un effetto significativo anche sul benessere psicologico: possono causare imbarazzo e stigma, spingendo molti pazienti a ritirarsi dalle loro attività sociali e modificare le loro abitudini quotidiane. Questo può portare allo sviluppo di patologie psicologiche come ansia, depressione e stress emotivo.
Un rimedio dalla Medicina integrata: la Biorisonanza come aiuto per il trattamento della psoriasi
Intervenendo in prima battuta, trattamenti come la Biorisonanza giocano un ruolo fondamentale nel ripristinare l’equilibrio cellulare e stimolare i processi naturali di auto-riparazione del corpo umano.
La Biorisonanza di CIEM System, basata sul principio delle frequenze elettromagnetiche emesse e ricevute dal corpo, è una tecnica non invasiva volta a ristabilire l’equilibrio energetico e promuovere il rilassamento mentale e fisico.
Le specifiche frequenze inviate per risonanza contribuiscono al ripristino dell’equilibrio omeostatico, facilitando la riduzione dei sintomi della psoriasi.
I benefici sono diversi:
1. Ripristino dell’equilibrio energetico: attraverso il trattamento frequenziale stimola i processi di autoregolazione dell’organismo
2. Rilassamento profondo per mente e corpo: la biorisonanza può aiutare a ridurre i livelli di stress e ansia, contribuendo ad un ambiente corporeo meno favorevole per la manifestazione dei sintomi della psoriasi.
3. Promozione del benessere generale: Migliorare il benessere emotivo e mentale può influenzare positivamente la salute della pelle e ridurre l’infiammazione associata alla psoriasi.
In conclusione, la psoriasi è una malattia complessa che richiede un approccio olistico per la gestione efficace dei sintomi. Oltre ai trattamenti convenzionali, è importante considerare l’impatto dello stress e dell’ansia sulla salute della pelle. La biorisonanza offre un approccio terapeutico integrato che mira a ristabilire l’equilibrio energetico del corpo e promuovere il benessere mentale e fisico, fornendo così un’opzione preziosa per i pazienti affetti da psoriasi.
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FONTI
Pathophysiology, Clinical Presentation, and Treatment of Psoriasis: A Review