La Medibank, compagnia australiana di assicurazioni sanitarie, ha presentato ed introdotto Joy, un sistema di realtà virtuale a cui i pazienti di lunga degenza possono ricorrere per sentirsi meno soli e per cercare di far trascorrere più velocemente il tempo nei letti d’ospedale.
Grazie a Joy, i paziente possono estraniarsi dalla realtà ospedaliera ed essere proiettati in uno scenario meraviglioso, fatto di natura, bellezza e persone: un falò, amici e un cagnolino è ciò che la persona potrà vedere pur trovandosi in un letto all’interno di una struttura sanitaria.
In aggiunta, attraverso Google Daydream View, i pazienti possono selezionare una storia da far raccontare ad una delle persone presenti nello scenario, così che anche loro possano ascoltarla; la realtà virtuale Joy è stata creata grazie alla collaborazione con un pool di neuropsicologi di Melbourne e con la squadra Liminal di VR.
L’Ufficiale Medico Capo di Medibank, Linda Swan, racconta di come abbiano indagato e analizzato il legame esistente tra la solitudine e l’aumento delle probabilità di ammalarsi e di recuperare con tempistiche più lenti, in particolar modo per quel che concerne i pazienti di lunga degenza. Ecco spiegato il perché abbiano deciso di mettersi in contatto con Liminal ed impegnarsi nella realizzazione di una soluzione virtuale estremamente tecnologica e di ultima generazione che possa rendere il ricovero in ospedale più confortevole, divertente ed umana.
Assolutamente d’obbligo era pertanto ricreare un ambiente in cui immergersi che fosse da sogno, che permettesse, anche se per pochi istanti, di allontanarsi dalla realtà circostante e andare in un mondo parallelo; la scelta del falò non è assolutamente casuale, anzi. Sin dai tempi più antichi, tutte le popolazioni erano solite radunarsi intorno al fuoco per raccontarsi storie e tramandare le proprie tradizioni oralmente così come lo stesso fuoco rappresenta un simbolo molto positivo e potente, la cui contemplazione comporta benefici psicologici non indifferenti. Le aree naturali e selvagge, inoltre, permettono di ridurre gli stati di ansia e depressione, facendo attivare il sistema parasimpatico e facendo calare la pressione sanguigna.
La facilità di utilizzo è uno dei plus che contraddistingue il sistema in quanto è stato appositamente pensato per persone che sono costrette in un letto d’ospedale e che pertanto non manifestano un completo controllo motorio; è sufficiente riuscire a muovere leggermente la testa per poter utilizzare Joy. Questa è una delle ragioni che ha spinto i ricercatori a creare la realtà virtuale in 3D con la realtà virtuale mobile di Google Daydream View piuttosto che in room-scale.
Joy, per il momento, è in una fase di prova con i pazienti del Brunswick Private Hospital di Melbourne, prima di poterlo lanciare su scala nazionale; con il termine dei vari test, Medibank valuterà se comprendere la piattaforma nel loro pacchetto di servizi offerti per la salute.
La realtà virtuale è già ampiamente utilizzata in ambito medico e sanitario; nel 2006, per esempio, un team di ricercatori era riuscito ad entrare all’interno di una cellula cancerogena tramite questa piattaforma, che sicuramente continuerà a svolgere un ruolo importantissimo per ciò che concerne il ricovero, la riabilitazione, la terapia del dolore e la diagnosi precoce.
La speranza di fare la differenza è tanta, non ci resta che aspettare l’evolversi di questo progetto.
La fonte: Ninja Marketing