Negli ultimi anni, l’attenzione sull’ampio spettro dello stress e, in particolare, sul fenomeno del “burn-out” ha ricevuto crescente enfasi attraverso i vari mezzi di comunicazione come social media, televisione, radio e podcast. Il termine stesso, “burn-out”, (che letteralmente significa “esploso” o “bruciato”) indica un senso di esaurimento o sovraccarico. In psicologia rappresenta una sindrome riconducibile a condizioni di stress e tensione particolarmente accentuate nell’ambiente lavorativo.
Comunemente associato a impiegati, professionisti, lavoratori autonomi e imprenditori, il burn-out si manifesta quando si sperimenta una notevole difficoltà nell’affrontare le sfide professionali, generando così un aumento tensione che compromette la lucidità mentale e la capacità di problem solving.
Diverse correnti di pensiero identificano le radici intrinseche del burn-out nell’accelerazione e nell’intensificazione delle nostre vite quotidiane. La società moderna impone schemi rigidi e aspettative lavorative estremamente elevate, dove il lavoro, il sacrificio e la dedizione sono considerati imprescindibili. Per molti lavoratori ottenere risultati sempre più significativi e raggiungere velocemente traguardi di carriera eccezionali, diventa una sfida personale. In questo modo, però, spesso si riduce il tempo dedicato al benessere personale, agli hobby e alla famiglia, mettendo in secondo piano aspetti importanti della vita a favore dell’impegno professionale. Il disequilibrio tra vita personale e vita professionale può portare a effetti collaterali dannosi, manifestandosi in uno stato di burn-out sia fisico che mentale.
Secondo lo STADA Health Report 2022 (STADA: https://www.stada.com/media/7354/stada_factsheet_mental_health_en.pdf), il fenomeno del burn-out colpisce principalmente i giovani professionisti compresi nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni, rappresentando circa il 72% della popolazione giovanile europea. Non sorprende che, all’interno di questa percentuale, i soggetti con disponibilità economica limitata siano particolarmente vulnerabili.
Come affrontare questa condizione di stress? Esistono dei metodi efficaci.
1. Secondo uno studio condotto presso il Centre Hospitalier Universitaire Sainte-Justine in Canada, la pratica della meditazione orientale della Mindfulness si è dimostrata estremamente efficace nel ridurre i sintomi da stress e prevenire il burn-out, soprattutto tra gli operatori sanitari. Questi professionisti, sottoposti a elevati carichi emotivi e di empatia, come nel caso dell’assistenza a pazienti oncologici o a rischio di vita, traggono notevoli benefici praticando regolarmente Mindfulness; si abbassa il rischio di burnout e stress, aumentando, di conseguenza la competenza emotiva degli operatori sanitari, dovuta, certamente al loro benessere psicologico (Pubmed: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26860797/).
2. Un articolo pubblicato sulla Rivista di Psichiatria evidenzia l’utilizzo diffuso della Biorisonanza e del biofeedback nell’ambito psichiatrico per alleviare sintomi somatici da stress. Questa tecnica di rilassamento, non invasiva ma altamente efficace, rappresenta una forma di terapia psicosomatica che agisce su diversi livelli del corpo, inducendo uno stato di rilassamento sia a livello muscolo-scheletrico che neurovegetativo e neuroendocrino (Rivista di Psichiatria: https://www.rivistadipsichiatria.it/archivio/1668/articoli/18262/).
Quest’approccio olistico si basa sulla teoria che ogni organo emette onde elettromagnetiche e che, quando queste frequenze sono equilibrate, corpo e la mente ne traggono benefici. Il dispositivo di Biorisonanza di CIEM System (CIEM: https://biot.it/tecnologie-biomedicali/brs-biorisonanza-e-biofeedback), attraverso l’emissione di specifiche frequenze, favorisce il ritorno dell’equilibrio naturale nel nostro organismo. Ristabilendo questa armonia, si alleviano i fattori di disturbo, come il burn-out e lo stress, in modo che la persona possa ritrovare il benessere psicofisico.
Il fenomeno del burn-out colpisce una vasta porzione della popolazione, in particolare i giovani. La sfida che oggi si pongono medicina e psicologia, consiste nell’alleviare i sintomi di questa sindrome attraverso soluzioni terapeutiche specifiche e mirate. La Biorisonanza del Sistema CIEM offre un approccio olistico altamente efficace che mira al ripristino dell’equilibrio mentale e fisico, promuovendo così il benessere individuale.
DISCLAIMER
*Le informazioni riportate nell’articolo hanno esclusivamente scopo informativo e non hanno in alcun modo né la pretesa né l’obiettivo di sostituire il parere del medico e/o specialista, di altri operatori sanitari o professionisti del settore che devono in ogni caso essere contattati per la formulazione di una diagnosi o l’indicazione di un eventuale corretto programma terapeutico e/o dietetico e/o di allenamento e/o di allattamento e/o di riabilitazione e/o di integrazione alimentare, e più in generale per il confronto sulle suddette informazioni.
FONTI
Living under a shadow: Is Europe on the brink of a mental health crisis?
https://www.stada.com/media/7354/stada_factsheet_mental_health_en.pdf)
Outcomes of MBSR or MBSR-based interventions in health care providers. A systematic review with a focus on empathy and emotional competencies.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26860797/
Terapie di rilassamento e biofeedback per ansia e disturbi somatici stress-correlati.
https://www.rivistadipsichiatria.it/archivio/1668/articoli/18262/