Lavoro, famiglia, scuola, università, traffico, inquinamento acustico. Questo breve elenco di parole rappresenta in piccola parte la nostra vita quotidiana. Questi termini potrebbero risuonare nella tua mente come dei semplici vocaboli privi di un significato emozionale, che non scatenano nessuna reazione emotiva. Oppure, queste parole o alcune di esse, potrebbero provocare delle reazioni completamente diverse, ovvero creare delle associazioni che ci riportano a ricordi, memorie e pensieri negativi che abbiamo vissuto o stiamo ancora vivendo.
Ciò significa che nella nostra vita esistono molteplici fattori, elementi o situazioni, che hanno il potere di generare stress, ma la risposta e la percezione a tali aspetti può variare da persona a persona.
In primo luogo, è fondamentale capire che cosa si intende con il termine “stress”. Parola ormai abusata e utilizzata erroneamente sia nel gergo giovanile sia sul social media, sembra ormai perdere il suo reale significato.
In realtà lo stress è una reazione fisica ed emozionale dell’organismo (Nccih: https://www.nccih.nih.gov/health/stress).
In generale, si manifesta come una risposta fisiologica del nostro corpo, al fine di prepararlo ad affrontare situazioni di pericolo. Il nostro organismo reagisce, infatti, a stimoli che vengono identificati come “pericolosi” per la salute psico-fisica, ovvero i così detti “fattori di stress” (stressor), generando un nuovo equilibrio interno (omeostasi). In biologia, l’omeostasi è l’attitudine propria degli organismi viventi a salvaguardare le proprie caratteristiche ogni qual volta variano le condizioni esterne dell’ambiente circostante, tramite meccanismi di autoregolazione, detti dispositivi omeostatici (ndr).
Tuttavia, ogni persona fronteggia situazioni di stress durante il giorno, ma una volta svanito l’effetto dello stressor, l’organismo riesce a ripristinare l’omeostasi, interrompendo il segnale di pericolo. Invece, se il fattore stessogeno continua ripetutamente a persistere nel nostro organismo, l’omeostasi non riesce a ripristinare un equilibrio di benessere ed è in questo momento che entriamo nella fase di stress cronico.
Questo squilibrio interno influenza negativamente il nostro organismo, colpendolo da diversi punti di vista: a livello endocrino, umorale, organico, biologico. In breve, le conseguenze possono produrre un importante scompenso psico-fisico.
Ognuno di noi nel proprio percorso di vita affronta situazioni o eventi che potrebbero portare ad elevare il livello di stress; di norma le cause scatenanti sono molteplici e ovviamente diverse per ogni individuo:
• Eventi della vita particolarmente significativi (separazioni, lutti, divorzi, traslochi/trasferimenti, tradimenti e delusioni relazionali)
• Motivi lavorativi (perdita del lavoro, mobbing. burn-out, trasferimento, licenziamento)
• Malattie organiche (qualsiasi tipo di patologia mono o pluri-fattoriale)
• Stili di vita errati (tabagismo, alcolismo, disturbi alimentari, uso di stupefacenti, limitazioni di mobilità, isolamento dal contesto sociale, contesto sociale degradato, condizioni economiche precarie)
• Cataclismi (principale causa di stress post traumatico)
Essere vittima di una o più delle condizioni su elencate, può facilmente scatenare problematiche fisiche e psicologiche più o meno gravi, quali depressione, nervosismo, ansia, rabbia, infelicità cronica, esigenza di fuga continua dalla realtà, mancanza di creatività, emicranie, difficolta di digestione, alterazione del microbiota intestinale, gastrite, sudorazione, insonnia, inappetenza, con conseguente compromissione delle difese immunitarie. (Pubmed: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29922828/).
Combattere lo stress con l’aiuto di un professionista e tecniche avanzate
Iniziare un percorso psicoterapico può aiutare ad equilibrare e gestire le emozioni negative, facilitando l’abbassamento dei livelli di stress.
Uno studio del 2017 del Dipartimento di Scienza e Psicologia dell’università di Boston (Pubmed: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28478782/), afferma che il rapporto terapeutico, affiancato all’uso della Biorisonanza (Ciem System: https://www.ciemsystem.com/sistema-di-biorisonanza-brs/?lang=it), aiuta a controllare i processi fisici ed emotivi che generano lo stress. La riduzione della pressione sanguigna, agevolata dall’utilizzo della Biorisonanza e dal rilassamento che ne consegue, permette all’organismo di alleviare la tensione e di agevolare il ripristino dello stato di omeostasi. Nel dettaglio, la Biorisonanza, basata sul biofeedback, è un trattamento frequenziale che si avvale dei segnali elettromagnetici emessi naturalmente dalle cellule del nostro corpo. Lo scopo è quello di ristabilire il corretto trasferimento di informazioni, eliminando i segnali di disturbo che intercorrono, in quel preciso momento, nel nostro organismo.
Questa tecnica non invasiva stimola il corpo ad attivare i processi di auto-regolazione, facilitando l’auto-guarigione.
DISCLAIMER
*Le informazioni riportate nell’articolo hanno esclusivamente scopo informativo e non hanno in alcun modo né la pretesa né l’obiettivo di sostituire il parere del medico e/o specialista, di altri operatori sanitari o professionisti del settore che devono in ogni caso essere contattati per la formulazione di una diagnosi o l’indicazione di un eventuale corretto programma terapeutico e/o dietetico e/o di allenamento e/o di allattamento e/o di riabilitazione e/o di integrazione alimentare, e più in generale per il confronto sulle suddette informazioni.
FONTI
Stress: https://www.nccih.nih.gov/health/stress
Association of Stress-Related Disorders With Subsequent Autoimmune Disease: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29922828/
The effect of stress on the defense systems: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3019042/
The effect of heart rate variability biofeedback training on stress and anxiety: a meta-analysis: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28478782/