L’osteoporosi è una malattia cronica progressiva che determina una diminuzione della densità delle ossa agendo sia sulla componente minerale (calcio e fosforo) sia sulla componente organica, a causa di uno squilibrio acquisito nel sistema di regolazione ormonale che normalmente disciplina il tessuto scheletrico.
E’ una vera e propria patologia sistemica ad eziologia multifattoriale caratterizzata da una ridotta massa ossea, con deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo, che conduce ad un’aumentata fragilità e conseguente aumento del rischio di frattura.
L’osteoporosi è una malattia presente in circa l’80% della popolazione e fino a poco tempo fa era una condizione quasi del tutto ignorata, perché è una patologia che decorre per molti anni in maniera del tutto asintomatica. L’avanzare dell’età è infatti una delle principali cause di perdita di massa ossea in entrambi i sessi, anche se inizia più precocemente nella donna. Utilizzando i criteri diagnostici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si ritiene che in Italia e in generale nelle popolazioni occidentali quasi il 40% delle donne di età superiore a 50 anni sia affetta da osteoporosi di vario grado.
Essendo l’osteoporosi una malattia lentamente progressiva, e fondamentalmente influenzata dallo stile di vita del paziente, la terapia è sia farmacologica che non farmacologica. Alimentazione, attività fisica e prevenzione delle cadute, contribuiscono non solo al successo della terapia, ma anche alla prevenzione della stessa nella popolazione generale pre-osteoporotica. Allo stesso tempo è stato dimostrato che, nei pazienti con diagnosi di osteoporosi, la bassa massa ossea e la fragilità ossea aumentano significativamente il rischio di fratture da fragilità. Ad oggi, sono state applicate varie terapie anabolizzanti e antiriassorbimento per mantenere la massa e la forza ossea in buona salute.
Una terapia che ha mostrato un ampio successo terapeutico è quella basata sull’emissione di campi elettromagnetici pulsati (PEMF) che sono utilizzati per trattare pazienti che soffrono di osteoporosi. Nel dettaglio uno studio condotto dal Dipartimento di Radiologia e di Endocrinologia del Shuguang Hospital presso Shanghai University of Traditional Chinese Medicine, su sessantuno donne in postmenopausa con osteopenia, di età compresa tra 53 e 85 anni, ha evidenziato un ottimo risultato nella riduzione dell’adiposità del midollo.
In questo studio clinico i pazienti sono stati divisi in due gruppi: metà gruppo, definito gruppo di test è stato sottoposto ad un trattamento con campo elettromagnetico pulsato, mentre l’altra metà è stata trattata con il placebo. Le sessioni di trattamento con il campo elettromagnetico pulsato sono state eseguite 3 volte a settimana per 6 mesi. Allo stesso tempo tutte le donne, compreso il gruppo di controllo, hanno ricevuto un’adeguata quantità di calcio e vitamina D.
A seguito dello studio si è evidenziato un ottimo risultato terapeutico a seguito del trattamento con il campo elettromagnetico pulsato che risulta avere un’azione fisioterapica efficace nelle donne in postmenopausa, regolando la quantità di adipe all’interno del midollo osseo.
La terapia Papimi Enerpulse che sfrutta l’azione dei campi elettromagnetici pulsati risulta ottimale nella pratica terapeutica con un ottimo successo a livello clinico e svolge un ruolo importante nel processo di osteointegrazione e nel processo di osteoblastogenesi, ma soprattutto, interferisce con il processo di osteoclastogenesi dove viene inibita la maturazione e la capacità dei precursori degli osteoblasti di aderire alla matrice ossea.
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