Hai mai sentito parlare di musicoterapia?
Secondo la definizione della Federazione Mondiale di Musicoterapia (WFMT) questa tecnica è un tipo di terapia che prevede l’utilizzo della musica come trattamento coadiuvante all’interno di un percorso terapeutico; viene spesso usata come integrazione per affrontare i problemi fisici, emotivi, cognitivi e sociali dei pazienti e fornisce anche una via di comunicazione per coloro che hanno difficoltà ad esprimersi con le parole.
Ridurre lo stato di ansia e depressione grazie alla musica
Secondo uno studio del 2016, condotto dalla Drexel University di Philadelphia, (Pubmed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27524661/) la musicoterapia può essere utile per ridurre lo stato di ansia.
Una melodia gradevole ha effetti positivi sulla frequenza cardiaca e respiratoria e sulla pressione sanguigna, permettendo quindi al paziente di allentare i sintomi tipici dell’ansia, che si manifesta con quella sensazione di soffocamento, il respiro accelerato, la sudorazione, il senso di pressione sul petto, il nodo alla gola, tutti i sintomi che ci fanno capire che qualcosa nel nostro corpo e nella nostra mente non sta funzionando. Siamo in stato di allerta. Ci sentiamo in trappola, bloccati in uno stato di malessere da cui non riusciamo a scappare, spesso sono solo pochi i minuti di profonda angoscia, ma sembrano un’eternità.
Ad un tratto tutto finisce, e resta un enorme vuoto intorno a noi e un’unica domanda a cui difficilmente troviamo risposta: perché mi succede tutto questo?
Le cause scatenanti dell’ansia non sono sempre chiare e decifrabili, a volte il suo arrivo sembra non avere senso, poiché il trigger è come un seme insidioso che cresce silenziosamente nel nostro inconscio più profondo, senza farsi riconoscere. Tuttavia, altre volte le cause scatenanti sono abbastanza chiare, una decisione difficile da prendere oppure un trauma mai affrontato. Ma in ogni caso, qualunque sia il trigger di questo malessere, il risultato è sempre lo stesso: ci catapulta in uno stato complesso e invalidante che non ci permette di vivere la nostra vita con spensieratezza e senza paura.
Possiamo definire l’ansia come un’ombra oscura che ci segue ovunque, influenzando le nostre scelte. E ogni volta che quest’ombra ci avvolge con le sue tenebre un piccolo pezzo della nostra serenità svanisce, e noi continuiamo a sperare di trovare un rimedio, per liberarci, finalmente, da questo tormento.
La musicoterapia, in molti studi accademici, risulta essere estremamente efficace per la riduzione dell’ansia e di conseguenza anche per il miglioramento dell’umore, questo perché ascoltare o produrre musica influenza positivamente il cervello, favorendo il rilassamento e il riequilibrio dello stato emotivo. La melodia attiva una serie di funzioni a livello cerebrale che influenzano il pensiero, le sensazioni, le emozioni e il movimento e lo fa rilasciando neurotrasmettitori e ormoni che possono evocare memorie, ricordi, sentimenti, scatenando reazioni emozionali positive e favorendo anche i legami sociali e i rapporti con gli altri.
Il musicoterapeuta, che di norma si occupa di pazienti affetti da ansia, stress, depressione, ma anche da malattie fisiche gravi come cancro, sclerosi multipla, fibromialgia, abbina la terapia alla musica, con lo scopo di migliorare la sfera psicologica, cognitiva e sociale del paziente. Lo fa attraverso numerose attività, come ad esempio il semplice ascolto di brani, oppure facendo compiere al paziente esercizi più complessi, la percezione delle frequenze e delle vibrazioni dello strumento, la scrittura e la composizione di testi musicali, l’insegnamento di strumenti, l’apprendimento di nozioni attraverso la musica. La musicoterapia è adatta a chiunque, a prescindere da genere e fascia d’età. Infatti, i musicoterapeuti possono lavorare in contesti diversi: ospedali, cliniche ambulatoriali, centri per anziani, strutture di riabilitazione o scuole, ogni qual volta vengano convocati.
Per comprendere ancora di più quanto efficacie possa essere la musicoterapia per curare e ridurre l’ansia, lo studio della Drexel University, si concentra su casi in cui il livello d’ansia e di stress sono ai massimi livelli, ovvero su pazienti malati di cancro (Pubmed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27524661/) e su coloro che stanno per sottoporsi ad un intervento chirurgico (Pubmed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23740695/). Anche in questi casi stato verificato che la musica, se ascoltata in modo sistematico, è in grado di ridurre questo stato, restituendo al paziente una sensazione di tranquillità, e questo tipo di approccio diventa anche una valida alternativa ad ansiolitici e sedativi utilizzati per ridurre l’ansia preoperatoria. La preparazione agli interventi chirurgici, soprattutto i più complessi è ormai entrata a far parte delle importanti procedure di assistenza al paziente.
Tuttavia, la musicoterapia resta una terapia che deve essere integrata con altri tipi di trattamento. Unire la musica a tecniche innovative aumenta non solo le probabilità di successo della terapia stessa, ma riduce anche le tempistiche necessarie per portare in miglior salute il paziente.
Ad esempio, una terapia efficace è Sistema di Biorisonanza (BRS) (https://www.ciemsystem.com/sistema-di-biorisonanza-brs/?lang=it) il quale, si rivela essere un ausilio fondamentale per trattare condizioni fisiche e psicofisiche come, dolori fisici, ansia cronica, stress, insonnia e depressione.
Il dispositivo BRS stimola il nostro organismo a ritrovare il proprio equilibrio energetico, utilizzando le frequenze elettromagnetiche generate dalle cellule del nostro corpo. La nostra salute psico-fisica inizia ad essere a rischio quando l’energia di cui siamo fatti si interrompe o subisce un blocco; malattie come ansia, stress depressione e insonnia, rappresentano quel blocco che impedisce il giusto equilibrio e benessere psico-fisico.
Lo scopo della Biorisonanza è quello, quindi, di eliminare il problema attivando i sistemi di autoregolamentazione del nostro organismo che agiscono fino a ripristinarne il giusto funzionamento.
*DISCLAIMER
Le informazioni riportate nell’articolo hanno esclusivamente scopo informativo e non hanno in alcun modo né la pretesa né l’obiettivo di sostituire il parere del medico e/o specialista, di altri operatori sanitari o professionisti del settore che devono in ogni caso essere contattati per la formulazione di una diagnosi o l’indicazione di un eventuale corretto programma terapeutico e/o dietetico e/o di allenamento e/o di allattamento e/o di riabilitazione e/o di integrazione alimentare, e più in generale per il confronto sulle suddette informazioni.
Fonti:
musicoterapia definizione – Atti Ministeriali http://attiministeriali.miur.it/media/229258/tabella.pdf
What do you need to know: https://www.nccih.nih.gov/health/music-and-health-what-you-need-to-know
Music interventions for improving psychological and physical outcomes in cancer patients https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27524661/
Music interventions for preoperative anxiety https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23740695/
The Effects of Music on Pain https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27760797/
Music and Health: What the Science Says https://www.nccih.nih.gov/health/providers/digest/music-and-health-science#pain
Music and Health https://www.nccih.nih.gov/health/providers/digest/music-and-health