La crisi del concetto di spazio– tempo inizia ben prima di Einstein e trova le sue radici all’inizio del XIX secolo e ancora oggi il tessuto dello spazio e del tempo è visto da quasi tutti i fisici come un tessuto “emergente”, costruito con fili quantistici secondo un modello sconosciuto.
spazio e il tempo erano grandezze “assolute”, indipendenti dalla natura e dal moto della materia. Secondo Newton, lo spazio costituiva una specie di griglia immutabile in cui avvenivano i fenomeni fisici. Lo spazio inoltre, era regolato dalla geometria euclidea. In tale geometria la distanza tra due punti costituisce un’invariante fondamentale.
Nell’ultimo anno, però, tre fisici hanno fatto progressi verso un ologramma dell’universo. Nel dettaglio, il modello giocattolo creato si basa su alcuni dei principi della sua costruzione che possono estendersi a ologrammi spaziotemporali più realistici. Infatti è stata calcolata l’entropia dell’entanglement, sia in una misura di quante informazioni sono immagazzinate, sia in una formula di entropia nota per la corrispondente regione sferica dello spazio.
Quello che i ricercatori raccontano nell’articolo pubblicato su Quantamagazine, è che negli ultimi anni i fisici hanno scoperto che la corrispondenza AdS/CFT funziona esattamente come un “codice di correzione degli errori quantistici” – uno schema per la codifica sicura delle informazioni in un sistema quantistico fluttuante, sia esso un computer quantistico o una CFT. La correzione dell’errore quantistico può essere il modo in cui il tessuto emergente dello spazio-tempo raggiunge la sua robustezza, nonostante sia intessuto di fragili particelle quantistiche.
Anche in questo caso la creazione di un ologramma è come un codice di correzione degli errori quantistici, dove l’unico “confine” del nostro universo è l’infinito futuro. Nonostante le intuizioni diverse sono le difficoltà riscontrate tra cui la possibilità di proiettare un ologramma dalle particelle quantistiche che vivono nell’infinito futuro. Questo ha sicuramente ostacolato a lungo gli sforzi per descrivere olograficamente lo spazio-tempo reale.
Ad oggi possiamo dire che lo spazio-tempo non ha confini ma le possibilità di muoversi verso una visione sempre più realista di un universo realizzato in ologramma è sempre più vicina.
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