Dolore cronico e Heart Rate Variability (HRV): Perché le due cose sono collegate?
L’Heart Rate Variability è una tecnica di valutazione delle funzioni simpatiche e parasimpatiche del Sistema Nervoso Centrale.
Entrando nello specifico, il “Sistema Nervoso Centrale (SNC)” è composto da due sottosistemi antagonisti, che agiscono insieme in un equilibrio dinamico. Il sistema simpatico è coinvolto nell’aumento della frequenza cardiaca, mentre quello parasimpatico è coinvolto nel rilassamento del corpo e quindi nel rallentamento della frequenza cardiaca.
L’equilibrio dinamico di cui sopra, può essere minato da fattori esterni (come cause ambientali) oppure interne (come stimoli metabolici).
Gli squilibri del SNC sono strettamente collegati al dolore cronico (avvertito ai muscoli, tendini, ossa, legamenti e nervi), perché la scarsa attività del sistema parasimpatico causa una minore capacità dell’organismo a rispondere positivamente al dolore; quindi, la persona può essere più soggetta a provare dolore cronico.
Per misurare le funzioni vitali del “Sistema Nervoso Centrale (SNC)” e i suoi sottosistemi, l’Heart Rate Variability è uno dei metodi più utilizzati. Questa tecnica è in grado di misurare lo stato del “Sistema Nervoso Centrale (SNC)”, formando un indice sensibile e avanzato dello stato di salute dell’individuo.
Quando l’HRV registra dei valori bassi significa che vi è una scarsa funzione fisiologica della persona in esame (ad esempio, se il paziente soffre di dolore cronico, i valori dell’HRV risultano bassi (minore adattabilità dell’organismo), al contrario, un individuo sano presenta dei valori elevati, correlati ad un buon funzionamento del SNC. (NCBI: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10001461/)
Intervenire con il Papimi: un rimedio innovativo per la cura del dolore. Uno studio scientifico italiano di un cliente di Bio-T Technologies for Life, ne dimostra l’efficacia
Il Papimi per Terapia Enerpulse è un dispositivo medicale, la sua terapia ad induzione ionica funziona ad onde elettromagnetiche pulsate (le così chiamate PEMF). Dopo essere stato sottoposto ad un test nel Centro Internazionale Di Ricerca Sul Dolore, a Los Angeles, Il Papimi ha ottenuto un risultato eccellente: questo macchinario si rivelava essere 1000 volte più efficace di altri strumenti per la terapia del dolore. Da qui viene definito come “uno dei dispositivi PEMF più potenti al mondo”. Il dispositivo è fornito da una sonda che produce impulsi magnetici PEMF ad alta intensità che attraversano i tessuti per oltre 20 cm. Questo tipo di terapia è indolore, non invasiva, senza effetti collaterali e senza contatto: è il medico che, grazie anche ai feedback del paziente, regola la distanza della sonda dal corpo della persona e anche la quantità di induzione ionica da trasferire per il trattamento, così da avere una terapia personalizzata e indolore. (Papimi: https://www.papimi.com/it/)
Uno studio condotto nel 2022, in Italia, precisamente nel Centro Fisioterapico Apuano di Lucca, ha dimostrato l’efficacia del dispositivo medico Papimi nell’alleviare il dolore cronico da persone affette da disturbi muscoloscheletriche. Il responsabile dello studio è il Dottore in Fisioterapia Antonio Viti, noto e stimato professionista che ha acquistato e collaborato con l’Ing. Andrea Gadducci per alcuni anni all’osservazione degli importanti risultati terapeutici ottenuti con dispositivo Papimi per terapia Enerpulse.
Lo studio ha analizzato 17 uomini e 15 donne, tutti compresi tra i 28 e i 68 anni e tutti affetti da dolore muscoloscheletrico cronico.
La terapia effettuata su ogni singolo individuo, aveva la durata di non più di 30 minuti, e veniva preceduta e seguita dalla misurazione dell’HRV, con lo scopo di rilevare i movimenti e i cambiamenti della funzione del sistema nervoso centrale prima e dopo il trattamento Papimi.
Il risultato dello studio ci rivela un importante aumento dei valori dell’HRV che, come accennato precedentemente, sono sinonimo di benessere e di corretto funzionamento del SNC e dei suoi sottosistemi.
L’efficacia della terapia Papimi viene dimostrata dal fatto che le cellule presenti nella zona indebolita non perdono o abbassano di molto il potenziale di membrana (mitocondri), ma grazie alla terapia ad induzione di ioni e alle onde elettromagnetiche pulsate (PEMF), queste vengono stimolate, riprendendo il loro potenziale di tensione sano e tornando in fisiologia.
In breve, significa che il dolore cronico si riduce, diminuisce l’infiammazione e aumenta lo stato di benessere dei pazienti, che non soffrono più il sintomo del dolore.
(NCBI: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10001461/)
In conclusione, possiamo quindi definire il Papimi come un trattamento medicale non farmacologico, non invasivo e soprattutto sicuro, poiché privo di effetti collaterali.
Tutte le patologie legate ad una condizione di dolore cronico, possono essere trattate da questo macchinario che garantisce la riduzione dei sintomi e il ripristino del benessere fisico dei pazienti.
Questo studio conferma la già nota efficacia, a livello mondiale, del dispositivo Papimi per Terapia Enerpulse, convalidando le nuove prospettive sul trattamento del dolore cronico.
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FONTI
Modulation of Heart Rate Variability following PAP Ion Magnetic Induction Intervention in Subjects with Chronic Musculoskeletal Pain: A Pilot Randomized Controlled Study:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10001461/