Il termine lombalgia definisce una sintomatologia dolorosa limitata alla regione posteriore della colonna vertebrale, nel tratto compreso tra il margine costale e la piega glutea inferiore, con o senza coinvolgimento della parte posteriore degli arti inferiori, di durata ed intensità variabili.
La lombalgia rappresenta una delle cause principali di disabilità ed astensione dal lavoro nel mondo occidentale, interferendo negativamente sulla qualità di vita dei soggetti che ne soffrono. Come è stato evidenziato dalle recenti analisi statistiche infatti, circa l’80 % della popolazione occidentale va incontro ad almeno un episodio di lombalgia nel corso della sua vita.
La lombalgia comporta quindi altissimi costi individuali e sociali, sia in termini di costi diretti (come indagini diagnostiche, trattamenti e pagamenti di indennità) sia in termini di costi non diretti (come la riduzione della produttività e la diminuita capacità a svolgere attività quotidiane).
Recentemente sono state valutate nuove tecniche terapeutiche per trattare questa patologia. Nel dettaglio è stato osservato se tecniche di biofeedback e biorisonanza potessero essere correlate all’attivazione del muscolo addominale e allo spostamento del centro di pressione. Per questo motivo è stato condotto uno studio per evidenziare gli effetti delle due tecniche nel controllo del movimento lombopelvico. Per lo studio sono stati presi in considerazione diciotto volontari con lombalgia non specifica cronica che hanno eseguito un sollevamento attivo della gamba dritta con e senza biofeedback a pressione.
Durante l’esperimento sono stati valutati i cambiamenti nell’unità di biofeedback della pressione e nel centro di spostamento della pressione, nonché l’attività muscolare addominale elettromiografica bilaterale.
Al termine dello studio si è evidenziato un aumento significativo di quasi tutta l’attività dei muscoli addominali nonché una significativa riduzione della variazione di pressione del centro di spostamento della pressione mediolaterale durante l’esecuzione di movimenti di sollevamento rispetto ai soggetti di controllo.
Pertanto è possibile concludere che tecniche di biofeedback e di biorisonanza, agendo sui centri energetici dell’organismo, sono in grado di ridurre il dolore acuto scaturito dalla patologia cronica con una grande rilevanza se utilizzate in clinica per scopi di biofeedback in soggetti con lombalgia.
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