L’Osteopatia è una tecnica terapeutica manuale che nasce alla fine del XIX Secolo grazie al suo fondatore il chirurgo americano Dr Andrew Taylor Still, il quale deluso dai risultati ottenuti con la medicina classica che non era riuscita a curare i suoi tre figli colpiti dalla meningite, studiò approfonditamente l’anatomia umana sezionando cadaveri , elaborando un nuovo modo per curare il corpo. In particolare l’innovazione osteopatica, che accomuna tutte le medicine non convenzionali, consiste nel considerare il corpo come capace di autoguarigione, laddove l’osteopata è colui che ristabilisce l’armonia della struttura scheletrica per permettere all’organismo di ritrovare il proprio equilibrio e quindi il benessere. Lo stesso Still disse “la struttura governa la funzione”, perciò mantenere il corretto equilibrio è fondamentale per mantenere il proprio stato di salute. L’osteopata dunque, attraverso l’utilizzo esclusivo delle mani e con specifici test non invasivi, analizza la mobilità delle strutture ossee, articolari, viscerali, fasciali e cranio-sacrali, individuando le aree disfunzionali e con piccoli aggiustamenti stimola la naturale tendenza intrinseca del corpo verso l’autoguarigione. Nel 2002 l’Osteopatia è stata riconosciuta dall’OMS come terapia a sostegno dei trattamenti di medicina allopatica, anche se ad oggi non viene ancora riconosciuta dal sistema sanitario nazionale.