Come tutti sanno, l’acqua è un composto chimico in cui i due atomi di idrogeno sono legati all’atomo di ossigeno con legame covalente, secondo la formula molecolare H2O.
In condizioni di temperatura e pressione normali[6] si presenta come un sistema bifase, costituito da un liquido incolore e insapore e da un gas incolore (detto vapore acqueo), ma anche come un solido (detto ghiaccio) nel caso in cui la temperatura sia uguale o scenda al di sotto della temperatura di congelamento.
Sulla Terra l’acqua copre il 70,8% della superficie del pianeta ed è una componente fondamentale di tutti gli organismi viventi presenti sul nostro pianeta, essendo presente in elevate percentuali nelle cellule animali e vegetali.
Nell’organismo umano è presente in percentuali variabili a seconda dell’età, del sesso e del peso: da giovani siamo decisamente più ricchi d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocutanei, mentre crescendo il tenore d’acqua si riduce progressivamente da una media del 75% del bambino piccolo a circa il 50% nella terza età.
I fluidi corporei che hanno il maggiore contenuto di acqua sono il liquido cefalo-rachidiano (99%), il midollo osseo (99%) e il plasma sanguigno (85%). Risulta quindi di fondamentale importanza per il trasporto dei nutrienti in tutti i distretti corporei e per l’eliminazione e l’escrezione, tramite l’urina, delle scorie prodotte nelle reazioni biochimiche. L’acqua inoltre svolge una funzione determinante nella regolazione della temperatura corporea (tramite la sudorazione) e della concentrazione dei sali minerali; partecipa inoltre alla digestione, favorendo il transito intestinale e l’assorbimento delle sostanze nutritive. Proprio perché l’acqua deve essere presente in quantità molto elevate nell’alimentazione umana viene classificata come “macronutriente”.
Nelle piante è il componente principale della linfa, che ha la funzione di trasportare i principi nutritivi in tutti i tessuti, e dei vacuoli, che regolano la pressione osmotica.
La “memoria” dell’acqua
Con il termine “memoria dell’acqua” si intende la possibilità dell’acqua, allo stato liquido, di trattenere una “traccia” delle sostanze con cui è stata messa in contatto.
Il primo a dimostrare come l’acqua possa essere capace di mantenere una memoria inerente a sostanze in essa disciolte o diluite, fu l’immunologo francese Jacques Benveniste, che nel 1988 pubblicò sulla prestigiosa rivista internazionale “Nature” i risultati di rivoluzionari esperimenti che dimostravano questo potere di immagazzinare informazioni da parte dell’acqua; le ricerche iniziate da Benveniste e dai gruppi a lui afferenti proseguirono, coinvolgendo esponenti del mondo della scienza come il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier o il gruppo di scienziati italiani Emilio Del Giudice, Giuliano Preparata e Giuseppe Vitiello.
Le basi fisico-chimiche della memoria nell’acqua
Oggi sappiamo che ogni organismo vivente irradia una radiazione elettromagnetica debole, ma permanente, con un’intensità che varia dalla luce visibile sino all’ultravioletto. Tale energia viene emessa a livello cellulare, e gli studi del biofisico Fritz Albert Popp hanno dimostrato come questi flussi controllino tutti i processi biochimici della cellula stessa, essendo portatori di informazioni.
Una prima evidenza scientifica a questa teoria fu data da un medico italiano, il dottor Sergio Stagnaro, che intorno al 2007 dimostrò che, nei sistemi biologici, i messaggeri chimici agiscono mediante un principio di Energia-Informazione (EI), cioè veicolano radiazioni EM contenenti informazioni qualitativamente fondamentali.
Tutto questo trova conferma negli studi dello scienziato russo Petar Gariaev sulla “genomica ondulatoria”: Gariaev ipotizzò e confermò che il genoma umano è una struttura tridimensionale in continua rotazione, che agendo da ricetrasmittente riesce a ricevere e trasmettere radiazioni EM.
In sostanza, oltre che attraverso canali come il sistema linfatico, il sistema sanguigno, quello nervoso ed altri, le informazioni viaggiano anche per biorisonanza, sfruttando sia le proprietà del DNA di comportarsi come antenna sia l’ampia gamma di trasmettitori e ricettori di cui sono dotati i sistemi biologici.
Tenendo presenti i concetti introdotti, tornando all’acqua possiamo dire che essa agisce sia da recettore, essendo in grado di ricevere le frequenze d’onda e di memorizzarle (memoria), sia da trasmettitore, trasmettendo le frequenze delle onde memorizzate (informazione).
Fu lo studioso francese Luc Montagnier, Premio Nobel per la medicina, che in uno studio confermò l’emissione di onde a bassa frequenza (EMS) in alcune diluizioni di filtrati provenienti da colture di microorganismi (virus, batteri) o dal plasma umano infettato dagli stessi agenti patogeni.
Essendo la dimensione delle strutture che generano le EMS molo piccole, ciò ha giustificato la loro denominazione di “nanostrutture”.
Gli studi seguenti fecero presupporre a Montagnier e ai suoi collaboratori come potesse essere l’organizzazione dell’acqua a spiegare tutto. L’acqua non solo è in grado di interagire con le molecole disciolte in essa, stabilizzandole, ma le stesse molecole di acqua possono formare aggregati o polimeri (strutture comunque piuttosto labili).
Fu poi Emilio del Giudice, fisico di fama internazionale, e il suo gruppo di lavoro, a proporre e mostrare come l’acqua potesse organizzarsi in domini di coerenza, con la dimensione di nanostrutture ed in grado di autorigenerarsi e mantenersi con l’emissione di onde elettromagnetiche.
I Domini di Coerenza sono il risultato della capacità di aggregazione e cooperazione per una finalità che i campi elettromagnetici informati hanno di organizzarsi in strutture complesse. Emilio del Giudice capì come l’acqua, potesse memorizzare le informazioni ricevute dai soluti con i quali entrava a contatto, aggregandoli nei cosiddetti “bioclusters” (domini di acqua corrente dotate di un proprio Campo Elettro Magnetico) attraverso il quale avviene un continuo scambio di informazione.
Emilio dal Giudice condusse, assieme a Giuliano Preparata, le ricerche sul fenomeno della memoria dell’acqua nell’ambito della CQED (elettrodinamica quantistica coerente). Secondo questa teoria esistono domini di coerenza nell’Universo, in grado di allineare i campi elettromagnetici. Questo potrebbe rappresentare un fondamento scientifico alla dinamizzazione omeopatica (lo scuotimento del prodotto omeopatico diluito per almeno 100 volte in senso verticale, con movimenti netti, veloci e di breve distanza) poiché le molecole di acqua conserverebbero una geometria molecolare correlata agli elementi chimici con cui entrano in contatto. Tali domini di coerenza hanno una dimensione di decine di micron, in cui milioni di molecole oscillano all’interno di un campo elettromagnetico di tipo coerente.
Acqua e coscienza
Recenti esperimenti condotti da Germanov e altri ricercatori SBQ (Società Internazionale di Semeiotica Biofisica Quantistica) nel 2011 mostrano risultati molto interessanti: sostanze chimiche di natura organica e non organica, nonché molecole biologiche e composti organici complessi emettono, rispettivamente, singole frequenze elettromagnetiche o uno spettro di frequenze che corrisponde a quelle delle sostanze contenute.
La memoria-informazione dell’acqua può inoltre essere “sfruttata” per registrarvi all’interno il contributo frequenziale di un dato farmaco, aprendo così nuove prospettive nell’uso di farmaci con gli stessi risultati terapeutici ma limitando i loro dosaggi e quindi i loro effetti collaterali.
Gli stessi fluidi biologici umani (sangue, urine, ecc), emettono segnali che caratterizzano lo stato del corpo e riflettono l’attività della coscienza umana. È stato il giapponese Masaru Emoto a sostenere come la coscienza umana avesse un effetto sulla struttura molecolare dell’acqua.
Dal 1999 Emoto ha pubblicato diversi volumi di un lavoro dal titolo “I messaggi dall’acqua”, nei quali sono contenute fotografie di cristalli di acqua esposta a diverse variabili e successivamente congelata, in modo da formare strutture appunto cristalline. Guardando le fotografie si evince come i cristalli dell’acqua trattata mutano di struttura quando si inviano messaggi. L’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi, addirittura preghiere, forma dei cristalli bellissimi simili a quelli della neve, mentre l’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia.
Seguendo le ipotesi del ricercatore giapponese la SBQ ha creato un particolare test per verificare l’ipotesi di interazione tra la memoria dell’acqua e la musica, con il risultato che la musica energizza effettivamente l’acqua. Questa evidenza sperimentale apre nuove prospettive sulla musicoterapia e le sue applicazioni per patologie come autismo infantile, ritardo mentale, disabilità, sindrome di Alzheimer e altri disordini cerebrali, come psicosi, i disturbi dell’umore e i disordini somatoformi (in particolare la sindrome di dolore cronico), la sindrome da stanchezza cronica (CFS) e i disturbi alimentari (anoressia nervosa).
Di seguito sono mostrate alcune delle sorprendenti immagini catturate da Masaru Emoto e il suo gruppo di ricerca. Le immagini mostrano come l’acqua sia quasi un nastro magnetico liquido in grado di registrare in modo molto sensibile le informazioni energetiche che riceve dall’ambiente.
Inizialmente Emoto ebbe l’ispirazione di fare ascoltare all’acqua della musica. E’ stata usata dell’acqua distillata che nella fotografia ci appare come un esagono semplice, senza diramazioni e ciò equivale ad un’acqua priva di informazioni memorizzate. Un flaconcino pieno di quest’acqua è stato posto tra due altoparlanti, facendo successivamente ascoltare all’acqua vari brani musicali dall’inizio alla fine. Poi l’acqua è stata congelata e fotografata. Ogni goccia d’acqua ha risposto individualmente alla musica ascoltata, ma sempre in relazione alle vibrazioni e alle informazioni musicali ricevute.
Il passo seguente di Masaru Emoto è stato quello di studiare le reazioni dell’acqua esposta a immagini e a parole scritte, ad influenze quindi non più percepibili come nel caso della musica. In questi esperimenti il dott. Emoto ha esposto l’acqua distillata a parole cariche di significato positivo, come amore, gratitudine, ringraziamenti e così via. Poi ha confrontato l’acqua anche con delle parole negative tipo “stupido”, “demonio”, “ti ucciderò” ecc. La parola scritta è un simbolo visibile dei pensieri e dei sentimenti ed è perciò carica di vibrazione e informazione.
In un altro esperimento Masaru Emoto è riuscito a riunire circa 300 persone la mattina presto prima del sorgere del sole sul bordo del lago Biwa, un grande lago giapponese molto inquinato che d’estate, da molti anni, emanava cattivi odori a causa di un’alga che cresceva e ne ricopriva quasi tutta la superficie. In un rituale con fuoco ed inviando invocazioni all’acqua del lago mentre il sole sorgeva, questo gruppo è riuscito a purificare il lago Biwa, e lo stato dell’acqua si è mantenuto per circa 6 mesi.
Difatti, qualche tempo dopo, sul giornale locale apparve un articolo che diceva: “quest’anno le alghe che i responsabili hanno dovuto raccogliere dall’acqua sono diminuite moltissimo e, in confronto agli altri anni, le proteste telefoniche per via dei cattivi odori provenienti dal lago sono state pochissime. E’ un bene che ci siano meno alghe, ma siamo preoccupati perché non ne conosciamo la ragione”…
Le acque sacre
In termini generici possiamo dire che qualsiasi acqua ha una propria vibrazione specifica, dipendente dalle vibrazioni interne tra le molecole di idrogeno e quelle di ossigeno.
La dott.ssa Enza Maria Ciccolo, biologa e ricercatrice, da anni lavora sul principio della risonanza energetica e sulla tecnica idrofrequenziale. Secondo la studiosa, le acque cosiddette mariane, ossia che sgorgano nei luoghi delle apparizioni (Lourdes, Fatima, San Damiano, etc…) hanno caratteristiche diverse dalle comuni acque: sottoposte al test di risonanza frequenziale rispondono a tutte le frequenze della luce (acqua a luce bianca), riarmonizzano la materia alterata che ne assorbe le frequenze, sottoposte al test biochimico ai sali d’oro di Piccardi evidenziano un colloide particolare che in altre acque non si forma, e presentano l’importante proprietà di rigenerarsi (bastano 9 gocce immesse in 1 litro d’acqua comune di rubinetto, per trasformare l’acqua comune in “acqua a luce bianca”, dando risposta a test frequenziali e chimici). Hanno dunque una memoria che possono trasmettere a qualsiasi acqua.
Con questi dati la dott.ssa Ciccolo spiega ad esempio il fatto che un’ acqua normale, presente ad un’apparizione a Medjugorie, rianalizzata al ritorno in Italia presenta le caratteristiche delle acque a luce bianca che prima non mostrava, e che le acque delle immersioni di Lourdes, pur contaminate da diverse colonie batteriche, non sono patogene perché i microrganismi hanno perso la virulenza.
Qualsiasi cellula dalla più semplice alla più complessa si forma all’origine per il contributo e la differenziazione dei tre foglietti embrionali (ectoderma, mesoderma, endoderma) che sono tre come le tre energie fondamentali (elettrica, polarizzata e magnetica): questo collega la biologia alla fisica. Secondo gli studi di Paul Nogier, fondatore, negli anni ’50 dell’Auricoloterapia, e maestro della Ciccolo, sul padiglione auricolare si trovano i punti riflessi di ogni organo del corpo umano e le relative specifiche frequenze.
Le stesse frequenze di base sono state riscontrate nelle acque mariane dalla dott.ssa Ciccolo: ciò significa, secondo la biologa, che queste acque sono in grado di restituire la frequenza distonica ad un organo, riarmonizzandolo per un fenomeno di risonanza.
Le frequenze di risonanza di base dei tessuti biologici, secondo la scuola di Noiger, sono sette:
- Frequenza A (ca. 2,5 Hz) energia di tipo elettrico, frequenza di base dei tessuti, corrisponde alla cellula, alle mucose, alla pelle.
- Frequenza B (ca. 5 Hz) energia di tipo magnetico, regola le funzioni respiratorie, digestive ed endocrine tranne quelle surrenaliche.
- Frequenza C (ca. 10 Hz) energia di tipo magnetico-polarizzata, regola le funzioni circolatorie, muscolari ed ossee, il sistema renale e genitale.
- Frequenza D (ca. 20 Hz) energia conduttrice di tutte le altre energie, regola l’equilibrio delle simmetrie, cioè il bilanciamento tra i due emisferi.
- Frequenza E (ca. 40 Hz) energia di tipo magnetico-polarizzata, regola le funzioni dell’apparato neurologico e neurovegetativo.
- Frequenza F (ca. 80 Hz) energia di tipo magnetico, regola i centri della sottocorteccia cerebrale che comandano le funzioni della frequenza E, è correlata alla sensazione di sentirsi a proprio agio o a disagio.
- Frequenza G (ca. 160 Hz) energia di tipo elettrico, corrisponde alla coscienza, è influenzata da tutte le altre frequenze ma a sua volta è in grado di influenzarle.
Secondo la predominanze nei contenuti frequenziali, la dott.ssa Ciccolo identificò quattro tipi di acque sacre in base al legame ad un determinato elemento:
- Acqua di Lourdes, elemento terra, predominano le frequenze A-G, è adatta alla purificazione
- Acqua di Montichiari, elemento acqua, predominano le frequenze B-F, stimola l’elevazione energetica e spirituale dell’essere
- Acqua di Medjugoije, corrispondente all’elemento aria, predominano le frequenze C- E, favorisce l’assimilazione corretta di ossigeno ed alimenti,
- Acqua di San Damiano, elemento fuoco, predomina la frequenza D, generalmente utilizzata in disequilibri del sistema nervoso.